La via Appia al Passo del Garigliano: Minturnae e il Ponte Real Ferdinando

La via Appia e il Passo del Garigliano sono in stretta relazione sin dalla deduzione della colonia di Minturnae, nel 296 a. C.
La Regina Viarum attraversa infatti il castrum dell’Antica Minturnae e ne costituisce il decumano principale, per poi attraversare il fiume su quel pons Tirenus, menzionato da Cicerone in una lettera ad Attico (Cic. Att. 16, 13°, 1), i cui resti furono rinvenuti dallo studioso statunitense S.D.Ruegg a seguito di prospezioni subacquee condotte tra il 1966 ed il 1981.

Con la fine dell’Impero Romano, a seguito della distruzione del ponte e della impraticabilità dell’Appia (evidenziata negli scavi condotti sul castrum nel 2003 appena riportati in luce), si crea però un nuovo percorso, che si distacca dall’antico tracciato della via consolare appena ad ovest dell’acquedotto e conduce all’attraversamento del fiume presso la Turris Gareliani (in seguito inglobata nella Bastia).
Il collegamento tra le due sponde è in seguito garantito prima da una scafa, poi da un ponte di barche, infine dal Ponte Real Ferdinando. E l’Appia Regina Viarum, abbandonato l’antico tratto urbano, diventa così la “Strada regia” di una carta topografica conservata presso l’archivio di stato di Caserta.

Di questi paesaggi e passaggi “romantici” oggi resta il solo ricordo iconografico…Tra le varie e pregevolissime vedute mostriamo le tre che meglio raccontano l’evoluzione del passaggio del fiume.
Al Portoghese Francisco de Hollanda si deve la prima raffigurazione (circa 1540) della Turris Gareliani, nella quale si evidenzia la scafa sul Garigliano.
Il Francese Antonie Marie Chevanard (1817) ritrae la torre poco prima della sua demolizione, resasi necessaria per far posto alla spalla destra del ponte sospeso. La scafa è sostituita da un più funzionale ponte di barche, realizzato per il passaggio dell’arciduca Ferdinando (figlio di Maria Teresa d’Austria e governatore generale della Lombardia) diretto a Napoli nel 1780. Si tratta del medesimo ponte che attraversò Antonio Canova il 24 gennaio dello stesso anno.
L’ultima immagine (da anonimo) illustra il Ponte Real Ferdinando nel giorno della sua inaugurazione, il 10 maggio 1832, quando il Re Ferdinando II in persona guidò le truppe borboniche in una sorta di inaugurazione-collaudo del ponte progettato da Luigi Giura.